Cercherò di evitare accostamenti e riferimenti alle migliaia di gruppi che nell'ultimo decennio hanno calcato e ricalcato un genere ricco di sfaccettature quanto di stereotipi ormai scaduti: parliamo di Nu Metal.
Per essere più precisi, gli Under Static Movement appartengono alla branca meno estrema del genere, quella dove le chitarre si suonano più o meno accordate e alle contaminazioni rap/industrial si preferiscono quelle con il grunge. La cosa non depone comunque a favore dei piacentini, almeno non in termini di innovatività: ogni pezzo di questo Ep resta rinchiuso all'interno di schemi di genere più che consolidati, retaggi di una moda musicale che, passando dall'underground ai circuiti mainstream, ha ormai esaurito il suo ciclo vitale. Le variazioni sul tema sono quasi inesistenti e il disco, seppur ben suonato, rimane sempre imbrigliato nella diade di contrasto tra melodia vocale su base pulita/melodia vocale su tappeto sonoro distorto.
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La recensione EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-06-16 00:00:00
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