Non conoscevo gli Upanishad. Ignoravo la loro esistenza. La CNI mi ha spedito il loro nuovo album ed ho fatto "conoscenza" con questo gruppo di area etnica-elettronica. Ed è stata una vera sorpresa, questo "Animanimale". Ben suonato, dal suono pulito e sensuale, viaggia tra atmosfere soft e si ascolta con grande piacere. La musica degli Upanishad (che nome, ragazzi! Uno più facile da ricordare non c'era?) non è lontana dal pop, anzi ci sono alcuni brani come "Animanimale", "Per esistere" e "Colorando" che potrebbero tranquillamente essere hit radiofonici. Sarà la voce femminile, saranno le sonorità a metà tra sperimentazione e dolci melodie, ma accosterei gli Upanishad a gruppi tipo Ustmamo' o Delta V. Così, giusto per fare qualche nome che serva da riferimento. Diciamo che questo disco si distacca molto dal "target" della Compagnia delle Nuove Indie: di musica etnica c'è ne è poca, solo sfumature, sprazzi rari ma opportuni. In dosi maggiori è invece presente un pop elettronico assai godibile e lineare.
Complimentianche a chi ha curato la registrazione in studio perchè l'album, dal punto di vista tecnico, è registrato con i fiocchi. Dalla cartella di presentazione apprendo poi che, per la prima volta, gli Upanishad cantano in italiano. A giudicare dal risultato, hanno fatto una buona scelta. "Animanimale" non è un capolavoro, intendiamoci. Nè si caratterizza per originalità di "trovate" stilistiche, ma è sicuramente un lavoro superiore alla media.
Upanishad, le mie orecchie hanno avuto ristoro dalla vostra musica. Piacere di avervi "conosciuto". Sfruttate bene le vostre qualità, mi raccomando.
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La recensione Animanimale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-31 00:00:00
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