Vorrei controllare la carta d'identità dei There Will Be Blood per vedere se provengono davvero dalla Lombardia. Questo trio formidabile è aderente alla tradizione ma impreziosisce il suono ruvido con elementi del North Mississippi Hill Country Blues. Lo stile è semplificato ma le chitarre rock si sporcano di garage. Siamo nella dimensione del punk rivisitato dei Left Lane Cruiser a braccetto con la matrice psichedelica dei Radio Moscow. Un buon momento per il genere in Italia, basta citare gli ottimi Movie Star Junkies e i Bud Spencer Blues Explosion.
Questi milanesi sono micidiali, avvelenati, dei veri killers ma le loro canne di pistola non feriscono: sono una benedizione per l'etere! Tre esplosioni acide che non lasciano scorie ma perle, si inizia con "The blood" trainata dalla timbrica e dalla chitarra slide di Davide Paccioretti. In "The course" lapilli e vertigini copulano dando vita a turbamenti emotivi e sembra di essere a cena con Dan Auerbach. La traccia strumentale "The black saguaro" chiude il primo lavoro della band. Riff ipnotico e batteria che martella le tempie in un crescendo, per tornare agli accordi iniziali.
Se questo è il sangue che deve scorrere, che cada a fiumi per lavare le nostre orecchie dai detriti.
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