Catastrofe noise che più free non si può, Hiroshima Rocks Around esce (grazie all'etichetta "di casa" No=Fi Recordings ed alla sempre più attiva Escape From Today) con questo cd raccolta che mette d'accordo tutti. I 13 brani che lo compongono (a parte tre inediti) sono usciti precedentemente nello split LP con i Bipolar Bear e nel 7" "The Matter Of The Facts" e ri- o de- costruiscono tutto l'immaginario sonoro del quartetto, fatto di rumore mai domo, sfuriate free jazz, elementi deviati di forma canzone e attitudine onnivora nel suo autoalimentarsi di suoni e pulsioni assolutamente trasversali. Quando sembra di ascoltare qualcosa di addirittura ballabile ("Not Right"), ci si schianta contro un muro stile Zu-con-la-voce-ma-non-solo ("Wild Brushes", "Disfunzioni Intestinali") che spiazza ed entusiasma. Di certo, pensare agli Arab On Radar è facile accostando l'orecchio alle casse, ma l'ispirazione rimane nell'ambito della suggestione, infatti quello che colpisce degli HRA è la totale libertà compositiva, in grado di spaziare tra generi e non generi evitando cali di intensità, palesandosi, al contrario, in un crescendo di ispirazione e, malcelata (nervosa, graffiante) potenza. Ricordo di un concerto tempo fa con Hiroshima Rocks Around + Zeus + G.I. Joe, ecco, non è semplice trovare di meglio in giro.
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La recensione III di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-06-30 00:00:00
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