Night SkinnyMetropolis Stepson2010 -

Metropolis Stepsonprecedenteprecedente

Il progetto musicale di Night Skinny è tutto nelle diciotto tracce di questo ambizioso prodotto hip hop: unire alcuni tra i nomi più quotati dell'underground italiano a quelli delle più importanti crew indipendenti americane. Ma soprattutto combinarli tra loro in modo inaspettato, mescolando 15 Mcs e 6 Djs scelti, per dar forma ad un lavoro effettivamente unico, senz'altro insolito per la nostra scena. È così che l'hip hop sperimentale del newyorkese Sayyid (Antipop Consortium) si incontra con H. Priest (Airborn), che a sua volta si mescola a Vordul Mega (Cannibal Ox) e Dre Love, dando vita a pezzi potenti come "Hand made grenade" o "Phantom". Ma soprattutto nomi nostrani, assolutamente capaci di reggere il gioco, nell'atmosfera cupa di un disco che fonde frammenti trip-hop, sperimentazioni avanguardiste e beat futuristici degni delle migliori scuole oltreoceano. Merito di Cee Mass, il regista di quest'opera profondamente urbana, radicata nei linguaggi più tetri dell'undergound italiano. Da Milano a Napoli, le voci coprono su vasta scala. È così che si passa da un grande Esa ("Il segreto è nei palazzi") al rap metropoliano di Op'Rot ("Duorm"), dai sinth di Stabbyo Boy ("No way out") ai sound morbidi di Tormento e Lugi. Ottime basi, tra Dj Myke e Ronin, e assolutamente lodevole l'artwork, curato in due versioni limitate da Worde, Bod e Lord Bean. Nel complesso "Metropolis Stepson" è un grandissimo sforzo musicale, riuscito in modo sorprendente. Un album su cui sarebbe giusto spender più parole, se non che consigliarvene l'ascolto sarebbe la cosa migliore.

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La recensione Metropolis Stepson di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-06-10 00:00:00

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