Una capacità comunicativa straordinaria. Il trio veronese alza con "Estremoriente mediocre Occidente", la posta in gioco, il livello di guardia, le parole scelte. Chitarra acustica, mandolino elettrico e "ground drums", undici tracce cadenzate da passi ben piantati in terra, che si muovono perfettamente a loro agio in terre ricche di nevrosi, lande che sgorgano emotività, lambi narcotici. Il songwriting è liricamente coinvolgente, testi che hanno un peso specifico, perfettamente in simbiosi con la stuttura rock che avvolge l'intorno. Piacere per la sperimentazionale e appetibilità radiofonica, la vita schiacciata da un'omologazione culturale imperante, l'infanzia da ritrovare, le corse a perdifiato per non morire calpestati. Stracciano qualsivoglia retorica possibile, omaggiano la cura e l'attenzione testuale di grandi band come i Perturbazione, attraverso una voce dai colori sanguigni, che fa da filo narrante e persegue volontariamente la suggestione ipnotica. Una buona prova, da ascoltare con attenzione e una nutrita dose di curiosità.
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La recensione Estremoriente mediocre occidente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-12-03 00:00:00
COMMENTI (4)
Ottima recensione, bellissima e sincera la frase: "Una capacità comunicativa straordinaria"
molto bene
Album in anteprima in ascolto surollingstonemagazine.it/mus…
I Farabrutto sono: Luca Zevio, Niccolò Sorgato e Sbibu.
Beh, sono anche visionari ma crudi testi, scritti e interpretati da Luca, che convivono –a
volte litigandoci un po’ e di proposito- con
nervosi e schizofrenici riff elettrici, tempi dispari,
sincopi, svisi, giri di chitarra squisitamente acustica, curiose percussioni, mandolini imbizzarriti, giocattoli, momenti psichedelici,
atmosfere acide, finali improvvisati, intrecci
melodici, ululati e divertiti deliri.
Canzone d’autore di nuova forma folk-rock, sì, ma non si pensi a nulla di etnico perché potrebbe risultare fuorviante. Non si pensi, questo è il punto perché musicalmente alla base stanno ricerca e sperimentazione ma anche incoscienza e puro ludibrio.
Le parole, insieme. Le parole sfidano, approfondiscono, abbracciano e poi inghiottono. Concentriche. Luca descrive esperienze e personaggi del quotidiano, o si immedesima in figure talvolta ai margini e spesso ostinatamente e fastidiosamente aggrappate alla vita.
I Fabrutto abusano con cura e perizia di: chitarra classica (Luca), mandolino elettrico (Niccolò) e curiose percussioni (Sbibu suona seduto a terra: una sorta di “ground drums”).
Estremoriente Mediocre Occidente è stato registrato, al Cat Sound Studio (Badia Polesine), con l’apporto al basso del prezioso compagno di viaggio Enrico Terragnoli e il contrabbasso di Mario Marcassa nella canzone Contenimento. Freecom ha creduto ancora nei Farabrutto, arricchendo la registrazione del tocco di Mirko Nosari al missaggio, ma lasciandolo sostanzialmente inalterato e pubblicandolo. Spontaneo e diretto come se fosse live.
Proprio come ci piace.
Buon ascolto!