In fin dei conti il suono è quello. Secco, che ti si attacca addosso come il fieno a tenerlo tra le mani. La campagna, le stalle, i banjo e le vacche, è tutto un immaginario che finisce a fare pelle contro pelle con questo primo album dei The Backseat Boogie. A descriverli con concetti semplici, verrebbe da dire che suonano rockabilly come gli Stray Cats, ma con un mood molto più blues. E mettici anche il country che di tanto in tanto fa capolino da dietro le chitarre. Insomma, tutti gli ingredienti a posto per imbastire undici pezzi che passano con estrema naturalezza da atmosfere bucoliche a momenti di puro rock'n'roll. In realtà il rischio di cadere in stereotipi abusati per il genere, il suonare troppo di maniera e poco di sostanza, appare diverse volte dietro l'angolo. A parte qualche inciampo però, i The Backseat Boogie riescono a dribblare la questione con classe e impeccabile stile. Le canzoni di "Till the day I die" scorrono così lisce e sinuose, con una vena sensuale di fondo che le rende irresistibili e perfette per lo shakin'.
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La recensione Till The Day di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-08-01 00:00:00
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