Il rischio che corrono i Phinx, con un singolo "spaccone" come "The Gamer", il video coi gavettoni, la benedizione di TRL e il cantante belloccio, è quello di essere scambiati per dei Broken Heart College qualunque. Speriamo di no. Speriamo che gli vengano dati il tempo e le possibilità per farsi conoscere come si deve, perché questo è un esordio come non se ne sentono spesso, perlomeno in Italia, e perlomeno considerando che i ragazzi hanno vent'anni e una sicurezza nei propri mezzi che potrebbe portarli lontano.
Già mettere quattordici pezzi in un album è un atto di coraggio se non di presunzione, in questi tempi distratti. In più, è palese l'intenzione di non porsi confini, artistici e/o commerciali: "Login" di italico non ha niente se non una pronuncia delle consonanti un attimo da limare. Per il resto, il loro elettrorock potrebbe essere stato concepito e prodotto un po' in ogni luogo che normalmente si associ alla parola "scena", dall'ovvia Gran Bretagna, alla Francia del French Touch, da Berlino alla Scandinavia.
Per tornare al di qua delle alpi, la notevole vena melodica che ammorbidisce l'attitudine dance ha portato qualcuno a fare il nome dei Subsonica. Anche se forse ancora più opportuno sarebbe parlare di Motel Connection e relativi ispiratori, la citazione non cade a sproposito, visto pure l'evidente debito nei confronti degli anni 80, smaccato nella conclusiva, neoromantica "Give Me Beauty", ma che permea un po' tutto l'album, retrofuturista e cosmopolita nel suo spaziare dal clubbing alla new wave, dal rock synthetico di Bowie a quello dei Kasabian. Let's dance.
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La recensione Login di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-12-13 00:00:00
COMMENTI (3)
VERAMENTE FORTI...RITMI COINVOLGENTI E BALLATE ELETTRONICHE. IDEE LUNGIMIRANTI E TAGLIO INTERNAZIONALE. PROMETTONO BENE, IN BOCCA AL LUPO !
tanti auguri e dens dens dens.
ma pollice verso.
Per me inascoltabili...