Lo shoegaze di stampo nostrano sembra aver subito un'accelerazione nell'ultimo anno - un appuntamento ciclico, sicuramente al culmine di un processo di metabolizzazione fisiologico e, perchè no, talvolta revisionista. A rinverdire il genere stavolta ci pensano questi padovani al loro encomiabile esordio per In The Bottle Records, una delle tante volenterose officine dell'underground italico sparse per il territorio. "Ten Points" è trama sottile e sfocata stile Sigur Ros, ampi reverberi e ubertose pianure nordiche. Mogwaiana la seconda "Against Choppers", con un arpeggio ficcante che sussume la lezione del post punk languido e dimesso dei tardi '80.
E' un viaggio ben articolato alla ricerca, e nella rifunzionalizzazione, di materiali cari all'inconscio di tanti, rievocante la suggestione sonora di gruppi come My Bloody Valentine e Slowdive ("My Boody sacrifice", "Daily Bithday") tra afflati psichedelici e dark-punk, come nella title track - un trend del momento che vede in prima linea altri omologhi colleghi come i Ka Mate Ka Ora o The Marigold.
Straordinariamente a fuoco questo inizio, nella terra spesso abusata del riciclo. E non mi sembra roba da poco.
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