Un altro mondo è possibile? Mentre le speranze in una risposta positiva si assottigliano ogni giorno che passa, c'è ancora qualcuno che ci crede. E meno male, perché probabilmente il mondo non diventerà mai un posto migliore, però di sicuro sarebbe peggiore se non ci fosse qualcuno che canta inni contro la società dell'Ikea e dell'Auchan al posto nostro, intanto che noi ci compriamo le candele all'Ikea e i vestiti da Zara. Qualcuno che fa dischi in copyleft a impatto zero e musica resistente, che parla di "antenne che sono croci rivolte a un altro dio", della normalità del "bruciare la gente", di "autogrill sospesi nel nulla", di "notti coltivate da braccia straniere", e che fa ballare i centri sociali con un barbuto folk-rock. Nel sentire ciò, una reazione tipo "Oddio no, faranno la fine della Bandabardò? I Modena City Ramblers? Pietà!", sarebbe ragionevole e comprensibile. C'è da dire, però, che il proposito di infiammare le feste dell'unità (pare che le facciano ancora, da qualche parte) viene perseguito anche con tentativi di innovare e differenziare un po' l'offerta: quindi sì fisarmoniche e melodie ubriache da folklore caposseliano, sì ritmi un po' ska, sì trombe balcaniche a effetto Gogol Bordello, sì momento cantautore (la fossatiana "Megalopolis", forse la migliore), ma anche occhi aperti sulla (semi)nuova musica italiana: si sentono Il teatro degli orrori, nella declamatoria "Oltre le linee nemiche", e Vasco Brondi (un Brondi non molto ispirato in verità) in versi come "si arano le vene" o "facciamo due passi sul raccordo anulare", quest'ultimo in "Hiroshima Take Away", non ovvia con la sua atmosfera country.
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La recensione E' finita di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-01-13 00:00:00
COMMENTI (4)
Non sarà una recensione con un giudizio netto e preciso, ma il suo parere lo esprime, e te lo specifica traccia per traccia, stiamo parlando di un genere che ha più poco da dire, volevi cmq una rece super cattiva che ripetesse sempre le stesse cose?
non voglio una descrizione, voglio un giudizio dal colore chiaro e dal gusto pulito
Te lo descrive, ti dice che corre il rischio di essere la solita solfa ma in alcuni determinati punti riesce ad essere più originale e ben riuscito.
quindi questo cd è bello o brutto? Dalla recensione non si capisce