Combo friulano, foraggiato tra montagne e rabbia, votato al basso profilo e all'etica DIY, che giunge dopo due anni (due cd, e qualche episodio minore) ad un lavoro sensibilmente più maturo (mercè l'aiuto di Roberto Rainis, Luci Ferox Records).
Sin dall'inizio è possibile tracciare le coordinate che accompagneranno l'ascolto, una ruvida salsa di rockabilly e ska ("2 & 2 Isn't Four"), taglio pompadour che con serialità da killeraggio farà piacevolmente ritorno ("Modern Living", "Back On My Old Street"), mista ad una certa propensione reggae ("Fi Di Youth Dem"), dichiarata e orgogliosamente esibita.
Poi c'è il lato squisitamente punk ed è la volta di "Break Fast", tra Misfits, Killing Joke e Dead Kennedys, fin troppo tradito retaggio, nel d'antan alla Buggles di "Paranormal Bird", o ancora meglio nella sutura proto art-punk in "London Scene" - ed è un balzo quantico tra referenze leggendarie, da UK Subs a Vibrators, ma che anche occhieggia a gruppi tinti di hard quali G.B.H., attivi e credibilmente scalcianti ancora nel corso dei 90.
Ovviamente, nulla di nuovo sul fronte occidentale, nella riproposizione tassonomica del punk rock, ma qui c'è una genuina spinta che potremmo definire metatestuale, cioè capace di tradurci con discrete credenziali in una (in quella!) precisa cultura. Cos'altro chiedere?
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La recensione St. Tv di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-17 00:00:00
COMMENTI (1)
Grandi MIG!!!