Recito un lungo e ripetuto mea culpa per aver provveduto solo ora a parlare di questo “Pneuma”, secondo lavoro dei liguri Cardosanto e brillante esempio di ‘free-rock’ (???) - dove alla parola ‘free’ potreste aggiungere la componente ‘jazz’ e al termine ‘rock’ quella ‘post’. Date queste coordinate, avrete certamente capito che non è certo questo l’album che digerirete così facilmente come molti altri, provando forse la stessa sensazione di ostilità che all’inizio provo il sottoscritto. Non che adesso il cd sia in cima ai miei ascolti, ma col passare del tempo e con la perseveranza, ho imparato ad apprezzare un lavoro ricco di sfumature e in alcuni passaggi persino brillante.
Eviterò, in questa sede, di commentare singolarmente i 12 brani che vanno a comporre questo disco, perché legati fra loro dall’idea di un concept-album, esclusivamente strumentale, sul tema dell’aria. Quindi il suono si sviluppa secondo un canovaccio che prevede una sezione ritmica martellante che fra un ‘stop-and-go’ e l’altro, da spazio ad una chitarra ossessiva, quasi epilettica, intenta a disegnare allucinanti fraseggi che oltrepassano i confini degli standard rock classicamente intesi per approdare in territori governate da logiche jazz o, comunque, sperimentali.
Altrove, forse, per definire “Pneuma”, avranno usato, fra gli altri, vocaboli quali ‘sperimentazione’, e/o ‘ricerca’. Noi, se così fosse, ci accoderemmo a questa critica, perché in fondo ci sembra la più azzeccata. Speriamo di aver centrato il bersaglio…
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La recensione Pneuma di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-08-29 00:00:00
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