Verme è quello che succede quando Fine Before You Came, Agatha, Dummo e Hot Gossip si mettono insieme
Verme è quello che succede quando Fine Before You Came, Agatha, Dummo e Hot Gossip si mettono insieme. Verme è gente che fa canzoni con i controcoglioni e non se la tira per niente, si presenta con ironia, mette gli ep in free download (lo trovate qui), e ama fare copertine citazioniste ("GI" dei Germs nell'ep precdente, "Boys Don't Cry" dei Cure in questo). Suonano hardcore, con una forte tendenza (in paricolare nelle chitarre) all'emo di prima ondata, quello in stile Rites Of Spring, ma con qualche tocco squisitamente old school come l'iniziale coretto "Oi oi oi!" di "Risse risse risse".
Anche se, a dire il vero, sono definzioni abbastanza riduttive, perché i Verme sono prima di tutto un gruppo a sé stante, ed è difficile e sbagliato cercare di incasellarli. Queste non sono affatto canzoni apprezzabili soltanto dagli amanti del genere, anzi. Anche uno che ascolta solo Dente può e deve innamorarsi follemente di loro, così, già al primo istante. Quotidiana poesia urlata nelle orecchie con violenza, storie di giornate che non hanno niente di speciale ma sono raccontate in modo tremendamente bello ("aspettami al bar e ordina anche per me, prendo quello che prendi tu, a oltranza e senza ghiaccio"), e fanno comunque male, arrivano in quel posto non bene identificato tra la gola e lo stomaco e lo fanno sussultare. Rabbia disillusa che esplode nella batteria, nei cori, e nelle parole ("la gente muore ed io sto attento a non accostare il nero al blu"). E' uno di quei dischi che ti mettono un po' di immediata malinconia ma poi ti fanno sentire tanto meglio, ti fanno pensare che se c'è gente che scrive queste cose allora vuol dire che davvero al mondo c'è qualcuno come te, che si sveglia la mattina e prova le stesse sensazioni.
Il miglior modo per recensire questo ep sarebbe stato incollarne tutti i testi e pubblicare, senza aggiungere altro, e quindi io mi fermo qui, con l'unica cosa che mi sento veramente di dire: ascoltatelo. Vi piacerà, fidatevi.
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La recensione Vai verme vai di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-26 00:00:00
COMMENTI (31)
Dello stesso autore, impagabile:
"ci ho messo un pò a capire questa. pensavo ti fosse venuto il morbo di rochit"
legno.wordpress.com/2010/09…
vai posu vai e non fermarti mai
bravi
bello
vero
no craps
trash & no star
i fighetti si irritano..
vai verme vai
più disgusti e più mi piace
ma non si capisce niente!!!
A me fanno cagare:[
l'epistola che ha scritto il ragazzo dei Verme sembra il frutto di una mente emociuffoide che di un punkettaro :P
sigh sigh (poteva starci)
Bella e vera.
Lungi da me criticare la sua capacità di scrivere testi di canzoni, però nello scrivere su rockit ha effettivamente utilizzato uno stile molto adatto e convincente per far colpo su un forum.
Il dolce divagare...
Questa è bella, però... :)
a me non sembra che melopuppi abbia fanculizzato qualcuno..
a me è sembrato un bel gesto quello di ringraziare chi ha apprezzato..
Certo, sembra tutto un po' semplicistico ringraziare i sostenitori e mandare a fan**ulo tutti gli altri.
Di una cosa sono però sicuro ora:
il Verme è più talentuoso nel scrivere messaggi sui forum che testi di canzoni...
e invece, grazie mille a tutti quelli che han detto cose assai carine.
siete stati assai carini.
ci ha fatto piacere.
assai.
giassai.