Anima Poetae Anima Poetae 2001 - Metal, Gotico, Dark

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Anima Poetae, che dire? Nulla. Questo è quello mi sono sembrati.

Potrà sembrare, ai molti, una recensione “cattiva”, ma di fronte all’evidenza dei fatti, o meglio delle note, è inevitabile. Il primo brano “Naturnah winterlich blumen”, strumentale, sembra suonato con l’Amiga 500 e, cercando di creare un’atmosfera, confonde ancora di più le idee a chi ascolta. Con “Hyperion” il levello di ascoltabilità del disco cresce molto per poi ripiombare con “My dream” nella noia del primo pezzo.

La registrazione mostra svariate imperfezioni non solo dovute ai mezzi (credo), ma anche alla poca cura espressa dagli arrangiamenti, praticamente inesistenti. Molto bello il quarto brano “Del gabbiano e del vento”, anch’esso strumentale, acustico e ben curato. I rimanenti due brani, alquanto lunghi ed antiquati, riprendono il piatto andazzo delle canzoni precedenti.

Anima Poetae, che dire? Abbastanza modesti.

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La recensione Anima Poetae di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-09-02 00:00:00

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