Denise
Dodo, do! 2010 - Pop

Dodo, do!

Sarebbe da ipocriti se qui a Rockit scrivessimo di Denise senza premettere che relativamente al suo esordio ufficiale le aspettative erano decisamente sopra la media. Seguiamo infatti questa giovanissima cantautrice fin dai primi passi, colpiti dalla sua capacità di giocare (termine appropriato più di ogni altra occasione!) con il pop nella declinazione più leggera e a tratti quasi onirica.

Sgombriamo quindi subito il campo dai dubbi, avvertendo fin d'ora i detrattori sempre all'erta al di là del monitor, che la produzione artistica (affidata a Gianni Maroccolo e Lorenzo "Moka" Tommasini) dei 12 brani si avvicina non poco a quanto ascoltato nelle ultime opere di Emiliana Torrini. Ma non scopriamo nulla di nuovo, siccome da sempre la cifra stilistica di Denise ha diversi punti in comune con quella dell'artista islandese.

Il risultato complessivo é dunque un album di canzoni pop che però non sembra avere ancora la forza e il respiro di un (bel) disco mainstream, connubbio al quale invece Denise potrebbe aspirare fin d'ora. Si potrà obiettare che siamo di fronte ad un'opera prima e tutte le ingenuità del caso sono più che comprensibili, ma in alcuni episodi il rischio di far apparire come monotono il classico arrangiamento chitarra e voce é dietro l'angolo.

Probabilmente sarebbe bastata una diversa disposizione delle tracce per rendere appena più frizzante l'intera raccolta; se il poker iniziale di canzoni si caratterizza per la vivacità ritmica, mano a mano che ci si avvicina alla fine del disco il ritmo rallenta inesorabilmente. Ad esempio un pezzo mozzafiato come "Horses", ricco di echi bristoliani, avrebbe goduto di una luce diversa piazzato persino come incipit anziché alla posizione 8.

Presi singolarmente, i brani hanno un fascino particolare, raccontando ognuno una sfumatura diversa della personalità artistica di Denise, in larga parte ancora inespressa ma ugualmente emozionante; tuttavia, ascoltati all'interno di un album, la sensazione é quella di avere a che fare con canzoni fotocopia. E spiace constatarlo, proprio perché per i motivi finora esposti, "Dodo, do!" aveva tutte le prerogative per esser considerato una piacevolissima sorpresa.

Spesso é questione di aspettative, e stavolta più che mai non si poteva prescindere. Per il futuro basterà mantenere lo stesso livello di ispirazione e concentrarsi di più sugli arrangiamenti per ottenere il miglior risultato possibile. La strada imboccata è comunque quella giusta, manca solo un pizzico di mordente in più.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.