In questo 2010 ricco di dischi da punto esclamativo, Saluti da Saturno interpreta il ruolo del gioiellino di classe, giunto a sorpresa. Tra grandi ritorni e attesi debutti, c'è spazio anche per qualcosa che colpisce non per la forza delle musiche, degli arrangiamenti o delle parole, ma per due elementi che devono la propria riuscita ai fattori appena elencati e in un certo senso ne sono responsabili. Trattasi di equilibrio e levità. Equilibrio perché le undici tracce del progetto di Mirco Mariani sono il perfetto punto di incontro tra pop e canzone d'autore, dove il primo non semplifica eccessivamente e la seconda non sbrodola. Levità perché le canzoni di questo atipico batterista - già nella band di Vinicio Capossela - sembrano uscire dalle casse in punta di piedi, saltellando senza rumore e senza volontà d'invasione. Passaggi che ricordano il miglior Samuele Bersani ("Riverenza"), pezzi fuori dal tempo ("Come foglie") o altri che non hanno nulla da invidiare al pop raffinato di Pacifico ("Di profumo e di pietre scure"). E poi c'è Capossela, che canta tre pezzi da par suo, marchiandoli in modo indelebile e contribuendo non poco alla levità cui si accennava qualche riga sopra: "Letami" e "Casa" muovono il disco verso atmosfere surreali, "Luce" verso la commozione. Per un risultato finale da applausi.
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La recensione Parlare con Anna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-10-13 00:00:00
COMMENTI (6)
cantautorato loffio con testi lievi e colori pastello. Immerso in una sfiga che la metà ci basta.
se ne sentiva fortemente il bisogno, si.
Complimenti!!! molto bello
Ma damarama non é ancora arrivato/a a fare le sue osservazioni?!? Qui c'é Mark Oliver Everett che su "Come le foglie" grida vendetta!!! :[
bello, bello!
bello!
un disco che aspettiamo dall'anno scorso, quando al teatro del nostro paesello veniva registrato. Greggi ha la voce più bella d'italia! Che meraviglia!