La ragion d'essere del gruppo sta solo nel proprio divertimento. Sacrosanto. Ma perché farci un cd?
Disco che assomma numerosi primati, tra cui sicuramente quelli di una delle copertine più brutte mai viste, meno leggibili della storia (inchiostro blu scuro su sfondo nero: wow!) e dell'inutilità più totale. In questo "Minestr1" (capita la battuta? E sentite questa. Pronunciate il nome della band all'inglese: "polàster". "Pollastro" in lombardo. E non vi dico i testi! "Danzano nel ventre i peperoni". Simpatia più! Allegria più! Fantasia più più più!) questi sette ragazzi milanesi dimostrano di saper suonare bene, svolazzando un po' in tutti i generi pop (con una certa predilezione per il funky, in cui non sarebbero male se non ci fossero quei testi), ma sfoggiando con coraggio delle composizioni la cui ragion d'essere sta solo nel proprio divertimento. Sacrosanto. Ma perché farci un cd? Perché, se proprio ti scappa di farlo, non limitarsi a distribuirlo agli amici? Perché sperare in una recensione? "Sei maggiorenne, è ora che tu sappia di chi sei figlio", diceva Sordi ne "Il Marchese del Grillo". Meno ferocemente (non ci sarebbe motivo di esserlo di più: mica mi hanno rigato la macchina), io potrei dire ai Paul Aster "Siete maggiorenni, è ora che sappiate di chi siete padri". Di una ciofeca. Oh, è una citazione di Totò, eh.
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La recensione Minestr1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-06-22 00:00:00
COMMENTI (2)
Quoto in pieno quanto dice Belandi800, le ciofeche sono ben altre.
Carissimo testa di cazzo che hai scritto questa recensione, sono uno che ha il cd di Paul Aster in macchina da diversi mesi, non capisco che tipo di frustazione o sfiga ti sia capitata, forse la peggiore (pisellino che non tira o frigidità in caso donna) ti abbia spinto a distruggere così il lavoro di altre persone, Certo è che per concetrare tante cazzate, cattiverie e finti sarcasmi in 20 righe bisogna essere veramente delle SUPER,teste di cazzo.
Magari sei proprio uno di quelli che poi si lamenta che la gente ascolta solo il Liga o il tormentone dell'estate, e intanto non va oltre il proprio naso e liquida la propria capacità critica dietro ad un miserrimo delirio di onnipotenza.
Tu sparati.
A tutti quelli che leggono e che per questo saranno fuorviati nel dare un ascolto e un supporto a Paul Aster così come ad altre band emergenti, per colpa anche della recensione di cui sopra, si capisce, vorrei dire:
Minestri non è affatto una ciofeca, come l'ha definita il nostro tuttologo, ma è un disco, certo non prodotto coi mezzi di Zucchero o arrangiato da Corrado Rustici, ma in ogni caso denso di significati, testi come "pollo" o "buonanotte luigi" celano dietro un apparente semplice ironia dei profondi e ben precisi messaggi
"Pollo, sta a significare un animale con le ali, ma che non sa volare, come me" (cito Paul Aster)
"buonanotte Luigi" termina dicendo: "buonanotte a chi rimane con la testa sul guanciale, e cosa direste se domani fosse il vostro funerale, rimarreste dentro il letto a dormire o succhiereste il mondo prima di sparire?" cito sempre Paul.
Insomma un disco leggero, ma tutt'altro che superficiale, e suonato con maturità e ricerca. Non solo da ascoltare, ma anche dal quale capire, riflettere, sorridere.
Se poi vogliamo buttarlo perchè la scritta è blu e non, che so, rossa o aranciione, beh... quella sì che è una bella prova di maturità e professionalità.
W Minestri, e per tornare a noi due, vergognati e chiedi scusa, c'è modo e modo di recensire un disco, come c'è modo e modo di lavorare e stare al mondo.
Belandi800.