Un disco che potrebbe diventare la malinconica colonna sonora dei ricordi di un’estate passata tra i vicoli di un accaldato sobborgo americano.
Sì, questa è una vera ventata d’aria fresca. I Loners sono riusciti a dismettere quei pesanti ed opprimenti cappotti di lana che altre band non sono riusciti a mettere via. Pur traendo molto dai classici riff blues, arricchiti da una leggera veste soul-pop e dalle sonorità alla Neil Young, questo ensemble siculo è riuscito ad esprimere la sua creatività musicale e il suo personalissimo talento. Talento musicale e vocale in grado di rievocare lontane sonorità soul e funk, ormai appartenenti ai bei tempi andati; e talento compositivo, capace di fondere il vecchio ed il nuovo, alleggerendo un ascolto che avrebbe rischiato di essere troppo di nicchia.
Il segreto di tutto ciò è il divertimento con cui sembra essere stata elaborata la composizione: ne sono pregni il sound, che accoglie strumenti di ogni tipo dai flauti agli archi, e il groove, che regala ai timpani dell'ascoltatore un senso di leggerezza e freschezza. “I’m Just a Man” è il pezzo che spicca per queste caratteristiche e che esalta una vocalità molto rara in questi ultimi anni. Vocalità che in “Brand a new day” raggiunge il suo apice in tutta la sua bellezza.
L’album si chiude con “I Remember a Dream”, pezzo che potrebbe diventare la malinconica colonna sonora dei ricordi di un’estate passata tra i vicoli di un accaldato sobborgo americano. Un lavoro complessivamente molto interessante, che merita di essere approfondito e da cui è lecito pretendere un seguito altrettanto particolare e creativo.
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La recensione I Remember A Dream di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-07 00:00:00
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