Dopo il party c'è il disco. Videomind è un fenomeno nato sul palco, fra il sudore della gente, le urla, gli applausi e i cocktail rovesciati sulle magliette. Se vedi sul web il flyer di una serata di questo nuovo progetto con dentro un mega dj come Tayone e due mc come Paura e Clementino ci vai anche se non sai cosa cazzo combineranno insieme. Sicuro è gente che ti fa stare bene. Si divertono e fanno divertire, senza necessariamente aver bisogno di un disco fuori e altre menate varie. Ed è così che nasce "Afterparty", un album che racchiude il calore della folla e l'impatto comunicativo dell'era 2.0, frutto di mesi passati a girare la penisola e infiammare il pubblico con un appeal fresco e festaiolo. "Afterparty" è un disco fatto col sorriso, un album dance fatto da tre rapper o un album rap che fa ballare o qualsiasi altra definizione vi passi per la mente. L'importante è tener presente che è roba leggera, fresh, in cui la tromba di Roy Paci (presente in "Music Therapy") si incontra con il funk metallico alla Justice e le atmosfere pop si fondono con le metriche di due mc con i controcoglioni. Tutto senza ipocrisia, un puro divertissement che suona sincero e preso bene, più vero di qualsiasi pezzo pseudo-gangsta. Dal racconto di una appicicaticcia giornata estiva ("È Normale") alla divertente invettiva contro il consumismo sfrenato che impera nei centri commerciali ("Megastore") passando per i ricordi di un'epoca priva di internet ma ricca di manine appiccicose che saltavano fuori gioiose dai pacchetti di patatine ("Peter Pan"), "Afterparty" scorre attraverso le orecchie come un cocktail ben fatto scende per la gola e diventa compagno perfetto di un momento di relax e divertimento. E niente, non c'è altro da dire se non sottolineare una cosa da tenere presente prima di schiacciare il tasto play del lettore: Videomind fa bello.
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La recensione Afterparty di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-11-08 00:00:00
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