Sono esplosivi. Sono trascinanti. Sono freschi. Sono i Two Bit Dezperados, una formazione che collega Sardegna, Portogallo e Brasile, frullando le radici del rock'n'roll migliore con un tropicalismo accelerato e schizofrenico.
Attraverso la formula sempre valida del duetto vocale uomo-donna, basata principalmente sulla voce femminile di Angela, i Two Bit Dezperados creano un carnevale di suoni, con tamburelli, chitarre, maracas, fischietti e farfisa. Così attrezzato, il quartetto cavalca indiavolato sulle polveri del country e del garage-punk, creando pezzi come "Icarus", "Anne, it's gonna rain", "Get lost" e la marcetta ebbra "Alive/Dead". Ai quattro dezperados non manca niente. Di certo non manca la tecnica, l'estro o l'inventiva. Miscelano pezzi veloci, lenti e schizzati, cambiano tono e ritmo all'interno di uno stesso brano. Mixano le lingue, alternando il portoghese all'inglese – come fanno nella trascinante "Eu prefiro" – o l'italiano, come in "Ballare e suonare con te". E funzionano anche nei pezzi lenti come "I won't stay" e "Lucifer matches".
A volerli inquadrare per forza si possono citare Vermillion Sands, Capputtini 'i Lignu e Love Boat (di cui qui è presente un componente). Ma, a dirla tutta, i Two Bit Dezperados sono la novità che serviva. La novità che riesce a ravvivare una scena qualitativamente alta, ma che spesso rimane troppo uguale a se stessa.
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