Ogni tanto qualcuno prova a dare un senso alle parole "non mi piacciono gli mp3, preferisco toccare e guardare". In effetti, questo "manuale" è un gran bell'oggettino: veste grafica curatissima e un booklet tutto da sfogliare e da leggere, con citazioni colte, prefazione e un anticonvenzionale glossario. Insomma, trovandosi il cd in mano è facile che scatti per i messinesi un'amicizia a prima vista. E alla seconda? Anche. Perché il rock mediterraneo dei SansPapier è molto derivativo, ma anche intelligente e ben fatto. I testi, soprattutto, estremamente critici senza scadere nel demagogico, anzi animati da un'ironia sottile, spaziano da Primo Levi a Moccia a David Foster Wallace fotografando l'oggi da prospettive inusuali. Come nell'invettiva contro la società della superficie mascherata da filastrocca grunge "Pelle di pollo", uno dei momenti migliori, o nella sfilza di luoghi comuni dissacrati in "La canzone dell'amore". L'intreccio delle voci maschile e femminile funziona bene, e anche qui si cerca di evitare – per quanto possibile - il già sentito, per esempio utilizzando la voce molto "classica" di Valeria non per smussare le asperità ma proprio negli episodi più tosti, come l'iniziale "Appunti di un potenziale omicida", teatrale e rabbiosa. Un disco non perfetto ma con abbastanza carattere da farlo classificare quantomeno nella sezione "da tenere d'occhio".
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La recensione Manuale d'uso per Giovani Inesperti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-03 00:00:00
COMMENTI (2)
Tanto per dimostrare che nella mia terra non suoniamo solo folk
Grandi ragazzi