Non si può non apprezzare la bella versatilità di questo ragazzo bresciano, poeta, attore di teatro, musicista e quant'altro. Tuttavia non sempre avere un grande spirito di iniziativa corrisponde alla capacità di saperne ottenere risultati importanti. Quello di Giovanni Peli è un esordio carico di investiture personali ma che, spiace dirlo, difficilmente lascerà il segno. Cinque canzoni voce/chitarra/tastiera, lente, pesanti e dure da assimilare, espresse in una forma prosastica raramente incisiva. Parole che evocano immagini, a volte anche apprezzabili, ma per lo più incolore, rese deboli da un cantato incapace di reggerne la consistenza. Buoni, alla lunga, i pezzi di apertura: "Viale Venezia" e "Qualcuno non mente" (tra Fiumani e Fossati), ma la lucidità intellettuale e lo spessore lirico di un buon cantautorato sono cosa lontana e dura da arrivare.
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La recensione ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-12-15 00:00:00
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