Questo Nebula, non è un disco dal facile approccio. Elettronica minimalista e sperimentale, che si rifà alla tradizione del genere e al pionerismo elettronico. Echi di Edgar Varese e Satie fanno capolino all’interno di questo lavoro degli In a Sleeping Mood. Un ep dal suono ben curato.
Partiamo col dire che questo "Nebula", non è un disco dal facile approccio. Elettronica minimalista e sperimentale che si rifà alla tradizione del genere ed ai pionieri della musica “sintetica”. Echi di Edgard Varese e Satie fanno capolino all’interno di questo lavoro degli In a Sleeping Mood, un ep di 5 tracce ben curate e strutturate in maniera valida.
Se l’iniziale "Ex_Kludge" spiazza e confonde per la complessità della sua costruzione e per l’uso di dissonanze continue, la seguente "S-Ktrl I", con il suo piano malinconico, è un piacere per l’udito, brano profondo e mai ostico. Più difficile l’approccio con "Ananke", in cui incessanti micro loop di voce si stendono su lunghissimi pad ambient, creando una fusione di suoni che diviene drone dal mood nerissimo e claustrofobico.
"Nous Bruit_10110" rappresenta forse il picco più alto di questo breve disco, con il suo incipit quasi jazzato ed un pianoforte che porta l’emozionalità a livelli altissimi. Soave canto di giorni cupi e grigi magari, ma con una forza e una bellezza non convenzionali, in cui forse soltanto le linee di basso sembrano stonare con il resto. La conclusiva "Brazil", infine, brano interminabile che supera i 10 minuti di durata, è composta da rumorismi eccessivi e pad che crescono e decrescono continuamente: alti e bassi, come quelli di cui vive questo album, che riesce a toccare vette altissime nei momenti in cui incrocia il proprio sound con la leggiadria di un pianoforte, salvo poi perdersi in una ricercatezza eccessiva e dannosa.
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La recensione Nebula di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-20 00:00:00
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