Quinto album per gli spoletini RasteR, anche se in realtà questo "dubVOLUTION" è più che altro un progetto solista del frontman Pablo, che in questo caso si occupa anche della produzione musicale e della costruzione dei groove. Trattasi di un suono reggae-dub elettronico molto alla Madaski, che qui oltre ad aver partecipato come featuring ad uno dei brani migliori, "Nocturne", si è occupato anche del missaggio in studio.
Tredici tracce ben scritte e confezionate, da cui traspare autentica passione per la musica. Certo, le doti vocali di Pablo non sono eccelse, ad esempio il timbro di voce è un tantino piatto e il flow è tutt'altro che travolgente, eppure, nella sua semplicità, il cantato riesce a risultare comunque a coinvolgere, nonostante i suddetti limiti. Il suono invece è ricco e stratificato, e le basi sono realizzate con perizia. Ottime soprattutto le bass-line, sia nel groove che nella scelta delle sonorità. Tra i brani migliori spiccano senza dubbio "Happiness dub", "The Run" e "Hiroshima mon amour", oggi purtroppo tristemente attuale.
"dubVOLUTION" è quindi un album che riesce a comunicare, nonostante qualche piccola ingenuità. Io ad esempio consiglierei a Pablo di concentrarsi molto di più sull'italiano, dato che il suo inglese è abbastanza approssimativo e, con tutti il rispetto, non credo proprio che uno dalla Giamaica si metta ad ascoltare i Raster. Quindi, perché non ottimizzare al massimo le potenzialità della nostra lingua madre?
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La recensione dubVOLUTION di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-03-18 00:00:00
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