I Good Morning Finch non puntano certamente sull'innovazione, ma sono convinto che possano puntare a traguardi importanti
Sono bastate solo quattro canzoni ai siciliani Good Morning Finch per trovare fan in tutto il mondo: le quattro canzoni di “40 Years Ago Ep”. Il disco, infatti, pubblicato nel 2011 in sole 20 copie fisiche (distribuite esclusivamente a Dublino ed Edimburgo) è stato scaricato gratuitamente, e promosso da vari blog tra Italia, Polonia, Francia, Germania, Stati Uniti, Giappone.
Ma qual è il motivo che ha spinto così tante persone ad appassionarsi a una band che è ancora alle prime armi? Secondo me la semplicità e la genuinità che i tre musicisti sono riusciti ad infondere alle loro canzoni. Si tratta, infatti, di un piccolo ep che volge lo sguardo a quanto fatto in territorio italiano in materia di post rock (Giardini Di Mirò), ma che non nasconde di far riferimento anche ai mostri sacri del genere (primi fra tutti, i Mogwai). Un breve viaggio strumentale in cui a guidarci sono le note di basso e le melodie ben definite della crepuscolare “40 Years Ago”, oppure il lieve galleggiare di chitarre su tappeti ritmici di “Estate”. Il tutto passando per il suono più vivace e cristallino di “The Death Of Juliet” (che si concede un paio di sani crescendo) o passando per la malinconia, sviluppata su secche chitarre elettriche, di “Smell Of Rain”.
Non è facile imbattersi in nuove band cariche di potenziale, ma si può tranquillamente dire che questo è uno di quei rari casi. I Good Morning Finch non puntano certamente sull'innovazione, ma, con la loro ottima capacità di infondere emozioni nell'ascoltatore, sono convinto che possano puntare a traguardi importanti. Il primo passo lo hanno fatto, ora non resta che vedere dove arriveranno.
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La recensione 40 years ago EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-11 00:00:00
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