I Cibo sono uno di quei gruppi difficili da capire ai primi ascolti, non tanto perché facciano musica complessa o intellettuale, anzi, semplicemente perché, all'inizio, non si riesce a capire se siano una presa in giro. E' assolutamente legittimo che un ascoltatore dopo aver scaricato "Qualità" si chieda: che cazzo è sta roba?, ci sono o ci fanno?
Mescolano hardcore e rock più leggero in un modo che è, al di là di ogni possibile gusto personale, senza dubbio curioso. In questo disco hanno un po' abbandonato la parte grind che li aveva caratterizzati nel precedente "Appetibile", pur mantenendo (fortunatamente) le tipiche urla. Hanno sviluppato invece una vena più melodica, con un cantato maggiormente disteso. Le parole sono diventate perfettamente comprensibili anche all'ascolto, e la durata dell'album intero supera il solito quarto d'ora tipico dei dischi grind.
I testi sono ironico-demenziali, e ce n'è un po' per tutti: dai pomodori e arance in lotta con i limoni ("La spietata legge della frutta"), alle femministe convinte e incazzate che poi si rivelano facili e superficiali ("Credevo fosse amore"), fino al calcio e alla sua finta utilità ("Il calcio è un gran bel sport", con un ritornello che sembra quasi la parodia di una sigla da cartone animato sul genere Holly e Benji). Non mancano nemmeno episodi ai confini del non-sense: "Der hund ist eine apfel", che parla proprio di quello che dice il titolo: il cane che è diventato una mela.
Sono senza dubbio un gruppo provocatorio, ed è forse da intendere in questo senso anche il cambio di musicalità. Come scritto all'inizio, i Cibo vanno inquadrati, ma in realtà senza ragionarci su troppo, che probabilmente essere presi sul serio è l'ultima cosa che vogliono. E a noi va bene così.
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La recensione Qualità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-11-30 00:00:00
COMMENTI (2)
scusami ho letto solo ora. un mio amico dice di avervi chiamati per suonare al gramigna, quindi se verrete, io ci sarò di sicuro!
Innanzi tutto grazie Alessandra per aver recensito "Qualità".
Hai ragione sul fatto che i Cibo non hanno la pretesa di essere presi sul troppo serio. Questo per ciò che concerne la maggior parte dei loro contenuti. Ti invito però a vederli dal vivo per scoprire che per ciò che riguarda la musica e sopprattutto il suonare musica non é così!
Chi dice che per fare del sano energico fottuto rock bisogna per forza avere un'attitudine seria e inquadrata? Non sono forse l'ironia e la demenzialità degli ingredienti in grado di rendere la vita un piatto leggero e meno monotono della solita pasta?
Ti invito insomma a un loro concerto per vedere di persona anche il loro lato più "serioso".
I Cibo muoiono dalla voglia di suonare tantissimo dal vivo per dimostrare (come hanno già fatto gruppi milioni di volte più famosi di loro) che l'energia del rock non stona per niente vicino all'ironia e alla demenzialità.
Grazie ancora ad Alessandra e a rock it!
Alberico Alfa Cibo.