Scavare negli anni 90 e tirare fuori resti imbalsamati di Timoria e Ritmo Tribale. Guardare al presente e incastrarsi nei patetici riferimenti a Negramaro e Afterhours.
I Blugrana ci provano, ma devono fare i conti con la data di scadenza di alcuni prodotti che risultano inevitabilmente superati anche se alcuni gruppi alternativi continuano ad abusare di quelle sonorità in maniera del tutto esasperata. C'è di fondo un'immancabile passione, la voglia di realizzare qualcosa di bello, la stessa irruenza che caratterizzava alcune delle band citate. Purtroppo non basta. La ridondanza dei testi, poi, e la deriva troppo emo di alcuni pezzi non aiutano a "colpire". Detto questo si può ritentare insomma sganciando una nuova carta d'identità; niente è perduto.
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La recensione Blugrana di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-03-01 00:00:00
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