Ci sono persone che nascono nell'epoca sbagliata. E, se capita di nascere nell'epoca sbagliata, ci sono due opzioni: passare la vita a lamentarsi di essere nato nell'epoca sbagliata, oppure fregarsene, ché tanto il tempo è un concetto relativo, e vivere come se si fosse nell'epoca "giusta". I Multicolor hanno preso la loro decisione: se ne fregano, e dalla loro bolla temporale ci mandano questo ep che trasuda immaginario sci-fi anni sessanta/settanta, a partire dal booklet, che fa pensare a uno spin-off di "Ziggy Stardust", per arrivare alle canzoni, anche loro "spaziali" proprio come usava nell'era in cui il professor Kubrick filmava monoliti siderali e i maestri Pink Floyd esploravano il lato oscuro della luna. E quindi suono vagamente ovattato a dare l'impressione di venire da molto lontano, suggestioni psichedeliche, armonie beatlesiane, pulsazioni jazz-rock e quel massimalismo un po' snob che sembra arrivare dalla Cambridge di Syd Barrett ma anche dalla Oxford dei Radiohead.
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La recensione First spaceship on Venus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-03-10 00:00:00
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