Il Kif Gioie & Paranoie 2010 - Rock

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Se in un disco la cosa migliore è una cover di Edoardo Bennato in fase decadente ("Ok Italia"), è evidente che abbiamo un problema. Il problema è che "Gioie e paranoie" non graffia. Si lascia ascoltare, questo sì, è suonato, cantato e prodotto per benino, ma basta la gradevolezza? No che non basta. O, perlomeno, non può bastare a chi da una band che si definisce rock si aspetta ben altro che un pugno di canzoni patinate, prive di quella voglia di osare che potrebbe spingerle in alto, o anche in basso, ma comunque allontanarle da un livello medio che di sicuro non è un buon viatico per la gloria, né per quella di massa (troppe velleità indie) né per quella alternativa (troppo nazional-popolari, testi spesso banalotti). Consigliamo pausa di riflessione: chi siamo? Dove andiamo? Vogliamo davvero essere i nuovi Negrita? (Sì è vero, i Negrita nella loro medietà si sono presi delle soddisfazioni, però diciamolo, oggi chi li ascolta più, a parte quando ci costringe Virgin Radio?) O forse è il caso di lasciar andare i freni (d'altronde lo cantano anche, in "Come un treno": "Non mi stoppare, non spingere quel freno"), uscire da certi rassicuranti binari (la cover di "Venus"? Ma davvero? Ancora? Ma dai) e provare sul serio a causare gioie, paranoie e altre emozioni?

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La recensione Gioie & Paranoie di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-04-13 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • utente51108 13 anni fa Rispondi

    Gentile Letizia,
    sono Claudio De Pascale, il cantante-chitarrista de IL KIF. Premetto che non è mia abitudine "rispondere" ad una recensione, negativa o positiva che sia; del resto ho sempre accettato le critiche negative ma costruttive (e ti assicuro che ne ho/abbiamo sempre fatto tesoro)...non sono solito rispondere tranne nel caso in cui si tratti di una recensione insensatamente distruttiva e completamente priva di ogni requisito di oggettività come la tua. Prima di tutto io sono convinto che, come molti tuoi colleghi, tu il disco lo abbia ascoltato una volta sola. In secondo luogo, io penso che tu non abbia mai tradotto i testi di alcune canzoni dei Beatles, perchè se lo avessi fatto, non diresti che scrivo dei testi banalotti...vuoi che ti riporti la traduzione di qualche testo dei Beatles? Oppure questo trattamento è riservato solo alle rock band che vivono nella provincia dell'impero?...scoprirai che anche nelle migliori famiglie si scrivono dei testi che una giornalista come te definirebbe banalotti, con una sufficienza ed una superficialità che io non ho mai riscontrato in un articolo di critica musicale. Ti sei scagliata contro di noi, mettendo davanti la tua personale rabbia verso non so cosa. Inoltre, secondo me, un giornalista che vuole andare a fondo in una faccenda, prima di emettere sentenze, dovrebbe conoscere tutta la storia di una band...tu lo hai ascoltato il nostro album precedente "KUNG FU"?...no che non lo hai fatto!...allora, fà un favore alla tua professionalità, ascoltalo!...poi vieni a dirmi se siamo patinati e se siamo veramente una rock band.
    Grazie a Rockit per lo spazio concessomi.
    Claudio De Pascale