Etereo fondale da field recording per l'opener, ed ecco aprirsi il panorama, fatto di desolazione e trame slabbrate, di questo nuovo lavoro del duo (già Sparkle in Grey), coadiuvato da Mujika Easel e Andrea Serrapiglio, all'insegna del folk acustico e dimesso.
L'onirica apertura, non troppo distante dalla profondità ricurve di Songs: Ohia, cede il passo all'ambiente screziato di voci e rumori di "Steps On Leaves, Kids On Skateboard, Steps In The Mud", titolo eminentemente eloquente, nonché manifesto di una certa tendenza alla lassità concettuale - il cui naturale rispecchiamento è anche una certa lungaggine dei brani, in media tutti sopra i sei minuti.
Suggestiva e gotica la quarta "Windscreen-Wiper, A Walk Through The Snow", tra piano, violoncello e il sommesso vellutato di M. Easel, carezze e melanconia. L'atmosfera vira al bucolico nella sesta traccia, e arrivati fin qui, possiamo parlare quasi a consuntivo del tentativo, peraltro riuscito, di coniugare melodia e sperimentalismo, estensione e sintesi, laddove tutto in questo campo è già stato detto.
Tendenzialmente anacronistico, nel suo continuo rimandare al post acustico e oniricamente dilatato, tòpos principe della decade appena trascorsa, con tutti i pericoli annidati nel Paese-del-Fuori-Tempo-Massimo. Ma comunque intriso di una certa finezza personale e di una capacità di tenersi assieme davvero notevoli. Si potrebbe chiosare, dimessa eleganza in tempi barbari.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.