Ritorno discografico per gli On, al loro secondo album dopo “Acque” (1999). La band comasca continua la propria ricerca nei territori dell'elettronica, sempre con uno sguardo agli anni Settanta e alla musica d'avanguardia. “1+1=2” si apre con “AM-FM”, una sintonizzazione sulle frequenze radio dell'etere mondiale: una babele di lingue che spiana il terreno ad un incedere ossessivamente dark.. Totale cambio di registro con la successiva “In”: spazio alla chitarra elettrica ed al virtuosismo. “Evelin” è forse la traccia che maggiormente, per le sonorità, ci riporta al precedente “Acque” (assieme a “Scent of angel”) ed il parlato grave richiama alla mente il buon vecchio “Rock 'n roll animal” di Lou Reed. “Scent of angel”, dall'attacco dolcissimo, ci trasporta lontano, a cavallo di atmosfere trasognanti, così come “Lullaby”. I Pink Floyd tornano in “Part 1=”, seconda traccia di “1+1=2”, pezzo tripartito che dà il titolo all'album. Una nota per “Into the clouds”, brano che nel dicembre dello scorso anno è stato inserito in una compilation (“2220 Reflex 2000”) di una casa discografica di Chicago, la 20to20soundesign (ex Viable Records).
Conclude l'album il lunghissimo viaggio di “D.N.A.” e gli On confermano di essere ormai una realtà e non più una promessa nel panorama delle sperimentazioni sonore nostrane.
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La recensione 1+1=2 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-09-27 00:00:00
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