Delicata creatura acustica e ottimo compendio di sospensioni pop, ritornelli efficaci ed eleganza nella narrativa musicale. Un progetto a maturazione lenta quello dei Kyle, che nasce come puro divertissement e diventa con lo scorrere del tempo una proposta sonora dall'immaginario precisissimo: pochi strumenti, una chitarra acustica appesa al collo, una batteria che evoca un suono ampissimo, tocchi di piano che impreziosiscono e una voce, quella di Michele Alessi, che sa modulare con assoluta naturalezza ed espressività un songwriting solido ed emotivamente straordinario nelle sue ambizioni folk-pop.
Una orchestrina da camera, ballate scritte e suonate in punta di piedi, che hanno un racconto sonoro fluido, pensoso e avvolgente. E' un debutto senza fronzoli, diretto, fatto in casa, pieno di canzoni da incorniciare. Visitano tutti gli umori a disposizione per chi ama la vecchia canzone all'americana, che ritrova in questo ep le cose fatte a dovere.
Senza trucchi, scorciatoie, effetti speciali, i brani crescono e diventano amuleti per sopravvivere alle cattive giornate. Hanno le parole giuste, il tocco giusto, la voce accorata di profonda adesione a quel che racconta, la grazia necessaria e la delicatezza estrema.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-01-24 00:00:00
COMMENTI (7)
in culo a Borghezio a prescindere...bello!!!
Calabria Pride *_*
a soft decline... [:
delicato, romantico piacevole ... complimenti!
w Alessi in culo a Borghezio (part II)
W Alessi, W i Kyle. W il sud, in culo a Borghezio (w anche questo qua che ha commentato qui sopra, sempre in culo a Borghezio)
che bellezza...