Quattro canzoni dal sapore garage - e tutte sostanzialmente sotto tono - sono veramente poco per apprezzare pienamente le capacità dei Bunch of Dimes. Si scorge un gran potenziale, sia a livello tecnico, sia a livello creativo, ma il tutto rimane veramente troppo soffuso, senza spiccare, senza distinguersi. La poca originalità, che li rende schiavi del sound degli The Stooges e dei loro innumerevoli doppioni, danneggia l'insieme e getta nell'anonimato le poche trovate azzeccate (come "Reflections"). Non è troppo tardi per cercare uno stile più originale ed un impronta più riconoscibile.
---
La recensione Bunch of Dimes (EP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-05-06 00:00:00
COMMENTI (1)
della serie "ferisce più la penna della spada".