A volte per andare avanti è necessario fare qualche passo indietro e prendere una bella rincorsa, specie in un'epoca in cui inventare qualcosa di nuovo è impresa ardua e tutto ciò che appare innovativo viene smontato da profeti in bianco e nero trovati a caso su Youtube. Riciclare in fondo non è un male, basta che sia "Riciclo d'Autore", e nel caso di "Balerasteppin" lo è eccome.
Dargen D'Amico e Nic Sarno, in arte Macrobiotics, hanno avuto un'idea semplice quanto brillante: ricantare in chiave rap brani del repertorio classico della canzone italiana e sbatterli su basi di musica elettronica. Ciò che ne deriva può apparire, a seconda dei casi, come una vaccata o una genialata, ma sicuramente non lascia indifferenti. E così scopri che se ti è sempre stato sul cazzo Vasco Rossi, non sarà certo la voce di Dargen D'Amico messa malamente su una strumentale di Rustie a farti apprezzare "Vita Spericolata". Ma pur continuando a maledire il Blasco, che con la sua vita spericolata ci ha riempito gli stadi mentre noi con la nostra ci siamo limitati a svuotare i bicchieri, ti rendi conto che le sue parole suonano ancora attuali dopo 30 anni. Quando invece ti accorgi che le strofe di un pezzo immortale come "La Guerra di Piero" possono cavalcare alla perfezione un beat da panico di Gramatik, non puoi far altro che ammettere che "Balerasteppin" ha indubbiamente un suo perché e che ti eri sbagliato pensando di paragonarlo a Molella e ai suoi remix di Rino Gaetano. Che poi è strano che Francesco De Gregori non abbia mai chiesto a Datsik di produrgli qualche base; avrebbe potuto fare di "Adelante! Adelante!" una hit da dancehall in stile Major Lazer. Per fortuna ha provveduto Macrobiotics a rimediare alle sviste di De Gregori, consentendo in questo modo alle sue parole di far shakerare un po' di culi.
Si prosegue così, fra pop, cantautorato italiano e moderna musica da dancefloor: la PFM incontra Breakbot, Gianna Nannini trova nuova grinta su una strumentale di TWR72 e Gino Paoli e il suo "Albergo a Ore" continuano a lavorare anche su un beat di Taz, il tutto intervallato da skit caratterizzati dalla consueta ironia di Dargen, ormai incontestabile e fiero portavoce del cantautorap. E chissà che il riciclaggio musicale non possa davvero contribuire a ripulire un po' l'aria di questo mondo tanto inquinato?
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La recensione Balerasteppin di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-01-17 00:00:00
COMMENTI (4)
Impressioni di settembre VINCE!
L'idea é geniale... dal vivo mi sono anche divertito a ballarli. Tutto il disco magari anche no, però dal vivo sanno il fatto loro...
"Ma pur continuando a maledire il Blasco, che con la sua vita spericolata ci ha riempito gli stadi mentre noi con la nostra ci siamo limitati a svuotare i bicchieri"
questa frase mi piace molto.
fa ghignare da dio.. e a me piace