Ascoltando "In Movimento", mi si è aperto un dubbio abissale nel cervello. Mi sono chiesto fino a che punto un gruppo può spingersi nel processo di ispirazione ai suoi referenti. Nessuno, infatti, potrà mai mettere in dubbio che il lavoro degli Hyaena Reading ricorda (per usare un eufemismo) il sound e lo stile dei Massimo Volume. Il punto è: i Massimo Volume sono portatori di un genere unico (diciamo pure irripetibile) tale per cui chiunque solo si accosti a quell'approccio rischia di cadere nella reiterazione.
Gli Hyaena Reading, a mio avviso, si sono quasi salvati. Ce l'hanno fatta perché, se da una parte è vero che raccontano, recitano storie di vita urbana, amori, passioni e odori contemporanei con il santino di Clementi sull'amplificatore, dall'altra il loro approccio è quantomeno particolare. Si sentono, in lontananza riecheggi di blues grezzo per le strade del mondo ("Sinestesia Resistente"), atmosfere dell'est fra narghilè e India lontana ("In Movimento"), sogni infranti di punk alla CCCP ("Nel calore dell'alba"), accenni di diavolerie elettroniche tanto care agli Offlaga Disco Pax. Insomma, gli Hyaena Reading hanno scelto con cura i loro punti cardinali, filtrandoli attraverso la loro unica e interessante visione del mondo e riuscendo così in un'impresa non facile: quella di dar un seguito positivo ad un genere che sembrava avere solo pochi eletti. Basterebbe un pizzico di originalità in più per rendere perfetta la pietanza.
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La recensione In Movimento di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-03-29 00:00:00
COMMENTI (1)
La recensione poteva benissimo finire a 'reiterazione'. Complimenti per la perseveranza, dunque.