iVenus
TANZ! 2011 - Rock, Indie, Elettronica

TANZ!

Il gruppo di Savona convince con la sua energica miscela di rock alternativo ed elettropop della migliore tradizione fieramente zamarra.

Quando nella prima canzone di un album viene ripetuto per quattro volte a gola spiegata “Torino è proprio una bella città”, la sottoscritta si ritroverà proiettata in un bar di piazza Vittorio con un bicerin in una mano e il programma del film festival nell'altra, e non riuscirà ad essere temibile e spietata come ogni critica che si rispetti.

Per fortuna, con gli iVenus non c'è bisogno di essere temibili e spietati, perché sulla lunga distanza confermano la buona impressione che avevano fatto con l'ep “Venus in furs” e anzi la migliorano: meno pose da rocker alternativi annoiati e una maggiore concretezza pop, che fa di questi pezzi, se non “nove candelotti di dinamite che ti scoppiano in faccia”, come scrivono loro, sicuramente nove buone prove di rock adrenalinico e intelligente, con episodi elettro anni 80 che giustificano il titolo “Tanz!” (omaggio a un maestro del genere, l'Alberto Camerini di “Tanz Bambolina”), ma anche momenti di enfasi orchestrale anni settanta – i 6 minuti e rotti di “L'epilogo”.

Non convince molto la parte centrale del disco, che cede a un paio di derive nel pop-punk quasi da boy band (“Nella voragine” soprattutto) ma l'inizio - la già citata “Il prologo”, dal testo epico in senso letterale (“Cantami di lavatrici isteriche, cantami di tristi ipermercati economici...”) e le ossessive “La verde atomica” e “Piovra” - e la fine funzionano. Promossi anche stavolta.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.