Sono nero come Tinie Tempah e penso sempre: "I live a very very very wild lifestyle". Anche se tutto spinge verso la routine. Come negli anni '90. Agli LNRipley ci arrivo così, se per voi non è un grosso problema, dagli anni '90. Dal drum'n'bass duro e puro, dal cross over quello vero, dai RATM, dall'attitudine jamaican stile General Levy, dalla macchia color vomito di vino dei centri sociali. Sempre premettendo però che agli LNRipley la risposta è, e deve essere, un SI' incondizionato. Cioè ma vuoi mettere l'Italia, in generale? Ce l'avete presente l'Italia di merda (tanto per citare facile i Cripple Bastards)? Victor e soci vanno a mano libera come dei karateki. Come Caspa. Come Chase & Status. Come quelli in piazza al Cairo o quelli in Tunisia, Libano, Turchia, Albania. Al passo coi tempi degli incazzati, mica voi che a livello socio-culturale siete delle cacchette insignificanti. Andiamocene a Londra su. Che non abbiamo più niente da perdere. Non ci resta nemmeno più il ballo (leggi: ai concerti tutti fermi, al massimo su e giù con la testolina).
E se ci tolgono il ballo ci attacchiamo al cazzo, amici miei.
Cosa manca agli LNRipley? La modalità "cool work, cool attitude, cool image", ma meglio così perchè verrebbero martoriati di snobismi e messi all'angolo. Che già Torino è un po' all'angolo: in alto e leggermente a sinistra, dico bene? Per cui non sono egocentrici, ma spietati sì, quello sì. Arroganti e leggermente isterici. Roba coerente e imprescindibilmente giusta come quell'amico di quell'amico tuo che ti sta simpatico pure se ti sta sul cazzo. Auguro a Victor e soci che in uno dei prossimi concerti, quelli in cui danno la musica free via-usb key, gli strattonamenti entrino talmente in sintonia con le loro fottute mitragliate dubstep tipo tututudddddttttttututtzzzzzzuuuaaaaaa da finire quasi per magia a Berlino oppure che ne so ad Amsterdam. Fuori da qui, che: negli anni 90 non li avrebbe capiti nessuno, mentre oggi suonano un po' troppo anni 90. E che razza di merda siamo? Gli LNRipley hanno il naso giusto per sniffarsi la forfora del tizio biondino dei Pendulum: gruppo potente, dischi validi e hit radio nemmeno se le vostre sorelline glielo ciucciassero da mattina a sera.
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La recensione Packages di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-10 00:00:00
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