I Veda sono un trio punk rock a cui piace De André. La cosa suscita qualche problema? Assolutamente no, nemmeno quando propongono nel loro primo Ep "Prosa" una cover di "Hotel Supramonte" del cantautore genovese rivisitata in chiave indie rock. Davvero riuscita, davvero emozionante: una perfetta ballata malinconica che rende bene l'idea di quanto siano in gamba Alessio, Marco e Alberto. Che, però, formano appunto un gruppo punk e le vene nostalgiche le lasciano a qualcun altro, preferendo sonorità più energiche e aggressive in tre dei cinque brani che compongono l'Ep. In "La canzone di Lella", "Sabato s-ballo" e "Poesia in prosa" si urla, si dice qualche parolaccia. Ci si arrabbia e magari si poga pure. Eppure il meglio di "Prosa" è in quei due pezzi ("Hotel Supramonte", "Cosa vuoi di me") dove la band abbassa i toni e si fa più vulnerabile. Quando arretra in difesa e lascia che ad attaccare sia la melodia e non il (troppo) noise.
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