Ogni tanto quando si discute sulle sorti del rock salta fuori la frase "il rock è morto". Ma non vi preoccupate perchè il rock trova sempre nuove strade e una di queste strade l'hanno trovata i Denzoe. Si chiama techno-rock e jungle... non l'hanno di certo inventata i Denzoe, certo, ma la stanno percorrendo con coraggio e pieni di idee, tanto che quello che gli serve è solo un po' di fortuna.
I testi sono abbastanza brevi, delle immagini buttate lì, dei flash che illuminano idee e sensazioni, quasi che il ritmo frenetico non possa lasciare spazio ad un testo completo. Ma ai Denzoe bastano pochi versi ben amalgamati con la musica e non banali per centrare l'obiettivo della comunicazione emotiva, così alcuni pezzi meritano davvero un occhio di riguardo, anzi un orecchio: "Curve", "Forte", "Sabbia Rossa" e "domande" sono gli episodi migliori.
Se siete amanti dei Prodigy, se ascoltate i torinesi Subsonica o se in generale impazzite per il techno-rock, allora sapete cosa comprarvi...
Il cd è prodotto dalla Mad, una nuova etichetta nata dalle ceneri della defunta Flying Records.
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La recensione Denzoe di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
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