Jazz, fusion, ambient, new age e rock si fondono nell'esperimento musicale proposto dai Dharma, band capitolina nata nel 1996. Il demotape derivato da un Dat contiene 6 brani tutti rigorosamente strumentali.
Fin dalle prime note si capisce il carattere sperimentale del progetto dei Dharma; il primo brano Bonnosoku Bodai (?) si apre con una successione ritmica tipica della Techno da discoteca solo che il ritmo lo tengono il Sax, il basso e la chitarra che vengono interrotti da un lento pianoforte e da una chitarra distorta in sottofondo per poi riprendere tutti insieme la ritmica incalzante.
Un giro di pianoforte ripetitivo fa da sfondo alle evoluzioni degli strumenti che si alternano in Samsara.
Sonorita' mediorientali e chitarre distorte sono invece alla base di Sharazade pezzo impreziosito da alcune percussioni splendide.
Molto di atmosfera Meditation, brano forse troppo lungo che risulta noioso nonostante un bell'assolo di chitarra.
Nella quinta traccia, Interferenze, gli strumenti sembrano disturbarsi sfumando l'uno nell'altro con tempi e tonalita' diverse, molto difficile ma bello.
Basso e batteria si fanno piu rock nell'ultimo pezzo Tempesta nel Deserto in cui il sax lascia presto il posto alla chitarra distorta.
Un esperimento sicuramente difficile quello dei Dharma ma di indubbia qualita' artistica che specie dal vivo puo' essere di grande effetto in quanto il gruppo si fa accompagnare da altri musicisti, da effetti multimediali e da un corpo di danza Buto.
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La recensione Dharma di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
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