Un ep che sembra una piccola raccolta di racconti, di quelli brevi, qualche pagina, un flusso descrittivo tra il fin troppo reale e il surreale, una diffusa ilarità che sta lì sul punto di rivelare definitivamente il suo volto tragico e la sensazione scomoda dell'insensato che in fondo fa senso. Il titolo, del resto, si presta: "Strazi, Sevizie e altri Disguidi" è la prima pubblicazione di Max Bertoli, cinque tracce caricate sul suo sito in cinque settimane. La ricerca è quella di una consapevole leggerezza; pare necessario, però, percorrendo questa strada, dover subire la demenzialità e la banalità di "ciò che può far male". E talvolta "Qualcuno non ce la fa". L'occhio cade sul quotidiano: lo strazio delle urla della gente e dei discorsi vuoti, le sottili sevizie delle convenzioni ("Ho deciso di non aspettare"), i piccoli grandi incidenti di percorso ("Piccoli disguidi"). E la musica sa rispondere al tono narrativo, con un'attitudine leggera, talvolta danzereccia, che non si prende mai troppo sul serio. Nonostante la non particolare originalità (un po' Daniele Silvestri, un po' Samuele Bersani, un po' Max Gazzè) è un inizio che fa ben sperare. Che di Max Bertoli si possa dire: "qualcuno a volte ce la fa".
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La recensione Strazi, Sevizie e altri Disguidi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-05-03 00:00:00
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