The Zen Circus About thieves, farmers, tramps and policemen 1999 - Punk, Folk, Alternativo

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Praterie e bar malfamati ai bordi di stazioni di servizio sperdute e pompe di benzina vuote da secoli? Anche. Ma aggiungete un reverendo rincoglionito che imbottisce la popolazione bigotta di sermoni deliranti e avvoltoi che volteggiano senza sosta nel cielo. Sole che spacca il cranio. Casette malconce tutte in fila e roulotte impolverate che scoreggiano l’ennesima sbronza. Strade deserte, ovviamente. Unico svago per i ragazzi sparare ai procioni e stordirsi di birre calde piscio. A meno che fai musica. Nella stalla sul retro della casa dello zio matto ad esempio, fra una pannocchia e un trattore. Dopo aver mandato a memoria tutta la sua collezione di dischi: Cramps, Gun Club giù giù fino a migliaia di gruppuscoli seminali old sixthies . Musica senza tanto perdersi in balle o pose. Che in quel posto nemmeno Mtv arriva (incredibile!) – figata.

I The Zen sono di Pisa/Toscana/Italia, ma se glielo chiedete vi rispondono che un posto così loro ci andrebbero al volo ad abitare. Anzi, che loro già ci abitano. Sentitevi il cd e vedetevi il film di queste 11 canzoni. Come dargli torto? Cantato in inglese, spagnolo, francese. Immaginario da provincia americana dimenticata da ogni dio, deliri in bassa risoluzione registrati in presa diretta dal David Lynch minimalista di "Straight Way" alle prese con un documentario sulla scena garagepunk-contadina del Minnesota nei primi anni ‘70. Come dei Knoxville Girls appena meno country, dei Neutral Milk Hotel meno lirici ma molto più cazzoni. Folk-punk rockers insomma, lo dicono pure loro. Totalmente irresistibili. Dal vivo farebbero divertire anche quel cadavere che continuate a portarvi appresso della vostra fidanzata. Adolescenti leziosi e sbilenchi. Sì lo so, senza tanto girarci intorno, si potrebbe anche dire che i The Zen sono i Violent Femmes di Pisa (ollamadonna esagerato!), ma volete mettere? L’ho già scritto in occasione della loro esibizione sul palco di Arezzo Wave: io x questa roba ci strippo! Per di più “About thieves, farmers, …” è del 1999! Se penso che a brevissimo dovrebbe uscire un loro nuovo dischetto vengo nelle mutande.

Continuate pure ad ascoltarvi i vostri Afternoiahours e lasciatemi i The Zen.

Life is a train, oh yess…. beautiful & warm…

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La recensione About thieves, farmers, tramps and policemen di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-11-04 00:00:00

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