Due gruppi che hanno segnato la musica italiana in profondità, e non solo nell'ultimo fortunato anno di attività appena trascorso. Spesso accostati tra loro per le trame narrative dei recitati o le oscure atmosfere dei suoni. La poetica di Succi legata alle trame minimali di Dorella è di un altro Pianeta, quella di Clementi è invece terrena ma fortemente straniante, coadiuvata da intarsi di chitarra di rara efficacia. Entrambi con le loro parole fanno semplicemente scendere giù per volare più in alto, da dove le cose prendono finalmente la giusta prospettiva, naturalmente bisogna abbracciarne le gelide voluttuosità e lasciarsi andare senza timore.
Questo EP che non è solo pura celebrazione, con i Massimo Volume che imbellettano "Morse" dei Bachi ed i Bachi che arruffano liofilizzando la già impetuosa "Litio" dei Massimo Volume… Bensì anche "un ponte tra ciò che è stato e ciò che sarà", come dimostrano gli avvincenti inediti: "Un Altro Domani" ci fa capire che i Massimo Volume sono sul pezzo e che "Cattive Abitudini" è solo l'inizio, "Stige 11" dei Bachi invece è martello pneumatico, pompa massima di un mondo di suoni che sta per esplodere e non vediamo l'ora che accada. Aspettiamoci cose ancora più grandi per il futuro.
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La recensione Bachi da pietra / Massimo Volume di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-04-27 00:00:00
COMMENTI (3)
accoppiata perfetta, era pressochè impossibile restarne delusi.
I Bachi da Pietra non hanno mai fallito un colpo, e si candidano come miglior gruppo alternative rock italiano dell'ultimo decennio, almeno per me.
Grandiosi!!!
Non mi potevo aspettare di meglio!