Gli Zenerswoon sono una piccola gradita sorpresa arrivata nella mia casella postale di recente. Dopo tre demo e una buona attività live il gruppo arriva al contatto con l’etichetta Tron Records che produce e pubblica “Allisundercontrol”, prima uscita ufficiale.
Cantato in inglese per il trio fiorentino e un sound che ci fa venire in mente shoegazing, un certo modo di maneggiare la chitarra intriso di psichedelia e grammatica alla Sonic Youth.
Dopo un’”Ouverture” che ricorda le chitarrecampane (pulite!) dei Sonic Youth succitati, parte la seconda traccia “Wash’n dry”, con batteria e basso precisi e rotondi, chitarra noiseritmica e voce armonizzata vagamente wave. Sentiamo...
In “Quietly” una progressioneassolo di chitarra satura mi fa tornare in mente i Swervedriver (non proprio quelli di “Raise”, ma siamo lì) e riscatta una fase iniziale nella quale mi sembrava che il pezzo procedesse verso soluzioni piu’convenzionali.
“Blue sunshine” è una bella passeggiata in super 8 fra campi di fiori blu con intromissione gradita di piano. Rallentamenti, crescendo e cambi a più riprese. Finale con feedback, sferragliamento della sei corde e piano in assolo ad avvertirci che siamo arrivati (ma ce n’è ancora!).
“By the riverside”: voce piacevolmente melodica, ostinato di chitarra quasiacustica e synth in risonanza. Il cantato sfuma quando il ritmo del pezzo cresce e a tenerci al calduccio il cervello sono gli strumenti dei nostri; bel basso pieno e batteria che pesta. Crescendo ritmico in saturazione, fine inaspettata e giusta.
“The dream” ci regala l’ultima gioia del disco; cambi di tempo e chitarra che ovviamente mira ai neuroni che abbiamo tralasciato per più tempo. Quelli più indifesi.
Volete pensarci voi al mio cervello? Fate pure, tanto per quello che ci debbo fare!
Mi sembra in buone mani peraltro.Quindi…
Occhioorecchio agli Zenerswoon possono essere una bella sorpresa.
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