E’ soltanto un promo, questo che ho ricevuto dagli Eugénie, in attesa del disco vero e proprio che uscirà all’inizio del prossimo anno, ma già rende bene l’idea che sta alla base del progetto di questa band proveniente dalla provincia di Bolzano.
loro è un crossover nel vero senso della parola, un incrocio di generi disparati, diversi, ma che questa formazione riesce ad amalgamare con omogeneità e senza tanti problemi. La linea vocale è aggressiva, ritmica, ma più spesso è decisamente melodica, di quella melodia tipica della musica leggera italiana e d’autore. Senza preoccupazioni posso citare Gino Paoli, Patty Pravo, Celentano e magari Baglioni, e dico che non ci stanno poi così male su di un tessuto sonoro fatto di chitarre distorte, di suoni che ricordano i Pearl Jam i Faith No More, ed in Italia i Flor e i Ritmo Tribale.
Sto impazzendo? Sto farneticando? Niente affatto, anche se devo precisare che la melodia che può ricordare gli artisti italiani sopra citati è in qualche modo filtrata ed adeguata alla veduta d’insieme che vogliono ottenere gli Eugénie: rock bello tosto e tanta melodia, chitarre hard-rock e viola, linea vocale tra il grunge e la canzone più romantica. Un risultato sorprendente e che non delude affatto, soprattutto per merito di una voce dall’impronta decisa, che sa bene quello che vuole, possente e dolce, bassa e alta, di sicura esperienza. Con testi mai banali, tranne qualche caduta di stile per la ricerca di rime obbligate che hanno il solo effetto di far sorridere (in “Ti conviene”). Si distingue il percorso circolare di “Domande per un umile”, che inizia e finisce con un delicato arpeggio chitarristico ed un’evoluzione epica con la viola in bella evidenza. Cinque gennaio” è la più 'sporca', dagli spunti hard molto possenti, mentre tutto quello che dicevo prima sul mix di generi si riassume chiaramente nella conclusiva “Il tradimento”.
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La recensione Promo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-11-27 00:00:00
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