Vi mancano i Prozac+? No? Nemmeno a me. Però a sentire i singhiozzi di Diletta 'Lady' Casanova in "Rosso e blu" e "Vi odio tutti", due delle tre canzoni in italiano presenti in quest'album, sale un po' di nostalgia di quel glorioso, acido finale di anni novanta. La terza, "Amore a scampia", si giova di una guest star, Andea 'Zen Circus' Appino che, oltre ad essere presente in veste di discografico, ci mette la voce e la chitarra in un pezzo spiazzante, leggerissimo quanto intriso di poesia noir. In tutto il resto dell'album l'Italia scompare, e non solo in senso linguistico: se i due si fingessero nativi di New York, sarebbe arduo scoprire l'inganno ascoltando il basso e la batteria (sì, niente chitarra) di Diletta e Giacomo che tessono trame garage-rock adrenaliniche, vagamente decadenti, sporadicamente ballabili, spesso sexy (grazie soprattutto alla voce della 'Lady'), quasi sempre debitrici agli anni settanta/ottanta del post-punk sul punto di sfociare nella disco – Blondie, naturalmente, che occhieggia nelle ultrapop e disimpegnate "Radio Days" (sarebbe bello sentirla effettivamente alla radio) e "The Walk". Più electro-punk "Hot Star", mentre il basso è protagonista assoluto in "Drown", mandando dritti in zona New Wave. Forse i Casanovas non diventeranno star, ma hot lo sono sicuramente (anche se questa copertina se la potevano risparmiare, non sono poi così hardcore, un'immagine più raffinata avrebbe giovato).
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