Metti l'importanza degli abiti buoni. Perché hai voglia a presentare roba che c'ha mordente e buon tiro, ma se poi l'immagine che ti porti appresso finisce per essere sciatta, mediocre, con un profilo Facebook che è solo spam, beh, ragguagliati, ma stai perdendo in partenza. I Revo Fever questo l'hanno capito. E a discapito dell'inesperienza (quasi tutti classe '91) le cose le sanno fare. L'artwork e il packaging tutto di questo piccolo Ep sono di quelle cose genuine e maledettamente attitudinali che ti basta un solo termine per dirlo: DIY. "Fegato!" è fatto di tre pezzi, tre valvole di sfogo che dal grigiore dell'underground meneghino prendono corpo in una miscela di punk e rock alternativo dal sapore 90s. Se qualcuno non c'avesse ancor pensato, il riferimento più chiaro sono i Ministri degli esordi, con lampi dei Fratelli Calafuria meno sperimentali, ma anche una mano stretta col passato che ha il gusto dei Ritmo Tribale. L'immobilismo, l'indifferenza, la politica degli spiccioli, i Revo Fever urlano dentro e fuori i microfoni di routine schiacciasassi e del fascino discreto dei vincitori, senza mai apparire retorici. Dosano le parole, le mischiano per bene, finendo però a volte troppo vicini ai nomi sopra citati. Vanno meglio canalizzati gli sfoghi, ma si faranno, ché hanno cuore e testa.
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La recensione Fegato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-04-27 00:00:00
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