Prima d’ora non avevo mai sentito parlare di Tiso, ennesimo esponente della cosiddetta scena soprannominata ‘spaghetti funk’. Siamo insomma dalle parti degli Articolo 31 e di tutte quelle gang che ammiccano all’hip-hop macchiandolo con un pizzico di funky paraculo non poco. E già la title-track posta in seconda posizione la dice lunga sugli intenti di questo dischetto, concepito - crediamo - per puro divertimento, atteggiamento da considerare una prerogativa casomai un giorno decidiate di optare per un ascolto.
Non stiamo quindi parlando di rime impegnate o suoni al vetriolo, ma di un progetto musicale sgombro da presupposti politici; approciato quindi in questo senso, “Se ne vuoi di più” è nella media, con qualche pezzo (“Non lo so che cos’è”, “Davvero! Te quiero!”, “Le parole”) che potrebbe incontrare il gusto dei dj dei vari network radiofonici italiani. Comunque, continuando l’ascolto, troverete pezzi dove Tiso non sembra avere peli sulla lingua e in “Non mi svendo” attacca, naturalmente in rima, un ipotetico discografico che propone improbabili variazioni alle liriche di un ipotetico pezzo del Nostro.
Insomma, un disco per molti, moltissimi versi prescindibile e tutt’altro che fondamentale, ma di certo non meno gradevole e a suo modo interessante per chi nell’hip-hop cerca svago (e canzonette) piuttosto che impegno politico.
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