Più tempo passo ad ascoltare questo cd, più me ne innamoro!
E dire che il progetto a nome Floor non si muove esattamente su quelle coordinate sonore per le quali nutro un debole; si tratta infatti di canzoni (????) che a prim’acchito inquadrarei nella casellina ‘dance-floor’ (appunto!). In questo dischetto, infatti, troverete molti suoni tipici del mondo dance; anzi, in realtà si parte dalla dance per passare poi, senza soluzione di continuità, al funk (“Floor”), al trip-hop (“Hot tongues”), al big-beat (“Paradise lost”, “Bunk!”), a reminiscenze beckiane (“Never more”, “I can’t wait”), alla lounge (“Una vez y otra vez”), all’house degli ’80 (“Eat me when I come”), alla chill-out (“The way of love”, “New sensation”), e così via discorrendo. Troverete insomma di che cibarvi se le vostre orecchie sono affamate di tutte quelle sonorità (e progetti) che flirtano con l’elettronica ‘di consumo’.
Naturalmente l’approccio alla materia è, permettetemi la definizione, un po’ paraculo, anche se la ricerca di alcuni suoni piuttosto che altri non mi sembra finalizzata per gli standard radiofonici. Ciò non toglie che qualche deejay si possa innamorare di una traccia a caso del cd e cominci a programmarla nella sua playlist, magari negli orari più prossimi al vostro ingresso in discoteca.
Altro aspetto da segnalare relativamente a quest’album è la grande capacità del ‘deus ex-machina’ Spiral di rendere tutto il lavoro assolutamente omogeneo, senza insomma realizzare l’insieme come se si trattase di sommare un’accozzaglia di suoni.
La cosa più difficile, adesso, è darvi qualche nome di riferimento per capire i miei voli pindarici; posso solo dirvi che quando i pezzi non sono esclusivamente strumentali, la voce è molto (new) soul, molto rauca e a tratti persino vicina alle tonalità tipiche dei bluesmen. Ci sono poi molti passaggi che rimandano a Fatboy Slim, ma non necessariamente solo all’ex Housemartins.
Alla fine, ciò che conta, è che “Good idea!” sia un disco piacevole; il consiglio è di ascoltarlo nelle ore notturne per gustare fino in fondo le good vibes generate dopo ogni singolo ‘play’.
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La recensione Good idea! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-12-09 00:00:00
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