I Baustelle naif del "Sussidiario Illustrato della Giovinezza". I Carpacho di tutti i dischi. Gli Odiens pescano (tanto) da due dei migliori gruppi pop italiani degli ultimi anni e mettono insieme cinque tracce che raccontano di storie d'amore, atmosfere retrò e sentimenti torbidi.
Un approccio 1000% legato agli anni sessanta (leggetevi i riferimenti che mettono in fila), ma senza preclusioni. Ascoltate "Ok, il disprezzo è giusto", dove i sixties si imbastardiscono con un richiamo (inconscio?) ad "Atomic" dei Blondie e capirete la questione nel giro di mezza canzone. Rimandi incrociati e un po' di quella spocchia che - in fondo - non fai male alla creazione del personaggio. Se ancora non siete convinti, passate pure a "XXIII". A quel punto sarà evidente che gli Odiens ci sanno fare, perché tre tracce di questo livello non sono una coincidenza. E si va avanti così anche nei due pezzi di chiusura, che rimarcano le ascendenze dei Baustelle nell'immaginario e dei Carpacho nella vocalità.
C'è qualcosa di nuovo in "Tema di Scandalo al Sole"? No.
Ci interessa qualcosa di questa mancanza? Di nuovo, no.
Questo EP funziona e gli Odiens sanno scrivere belle canzoni.
Punto. Repeat. In attesa di nuovi sviluppi.
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